Procedura del cambio dell'intestazione dell'assicurazione auto

Sono diversi gli automobilisti che possono avere la necessità di cambiare l’intestatario dell’assicurazione, sia per motivi pratici sia per motivi economici. Infatti, questa pratica può essere facilmente svolta tra i vari membri della famiglia, perlopiù quando un genitore desidera passare tutto al proprio figlio diventato ormai maggiorenne. Per capire bene come è possibile effettuare questa operazione è opportuno entrare a conoscenza delle caratteristiche di un contratto assicurativo, dal momento che sono interessate diverse figure. Il più delle volte, tale differenza non viene specificata, in quanto i vari ruoli corrispondono solitamente a un’unica persona.

Quali sono le figure coinvolte in un contratto assicurativo?
Prima di tutto è bene specificare che ogni automobile deve disporre di una copertura assicurativa per poter circolare sulle strade pubbliche, visto che se tale vincolo non viene rispettato si rischiano delle pesanti sanzioni economiche. Per stipulare un contratto di polizza è necessario recarsi in una delle tante compagnie presenti sul territorio italiano, o navigare sul web per conoscere i servizi offerti dalle attività presenti su internet. A ogni modo, oltre ad avere la possibilità di scegliere la durata e la tipologia di copertura, si ha anche l’opportunità di non far convogliare sotto la stessa persona le quattro figure coinvolte nel contratto assicurativo. Nello specifico le figure in questione sono: il contraente, il proprietario della vettura, l’utilizzatore del veicolo e l’assicurato. Buona parte delle volte tutte coincidono in un’unica persona, anche se non mancano i casi in cui le persone implicate sono diverse. Infatti, il contraente è semplicemente colui che ha il compito di versare la quota relativa al premio assicurativo, mentre l’intestatario del veicolo, ovvero il proprietario, è chi risulta iscritto al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Un’altra figura differente può essere la persona autorizzata alla guida, in quanto in più occasioni il mezzo viene utilizzato principalmente da un parente del titolare della vettura; ad esempio, quando il figlio da poco maggiorenne usa un veicolo intestato al proprio padre. Infine, anche l’assicurato, vale a dire colui che beneficia del risarcimento dell’assicurazione in caso di un sinistro, può tranquillamente essere una persona diversa da quella che è tenuta a pagare il premio della polizza. È opportuno sottolineare che il cambio del contraente dell’assicurazione è un’operazione che si differenzia dal passaggio di proprietà dell’auto, in quanto diversi automobilisti credono che sia necessario effettuare quest’ultimo passaggio prima di svolgere quello di interesse. In realtà con la variazione del contraente si esegue solo un passaggio di intestazione della polizza alla persona che da quella determinata data è tenuta a pagare il costo inerente all’assicurazione del veicolo.
Chi è il contraente dell’assicurazione?
Prima capire come e quando è possibile effettuare il cambio di questa figura è importante conoscere nello specifico il ruolo del contraente. In particolare, tale persona ha il compito di firmare il contratto assicurativo stipulato dalla compagnia di riferimento, provvedendo al pagamento del premio richiesto. Se quest’ultimo non coincide con il proprietario della vettura non ha alcuna responsabilità sull’attestato di rischio, dal momento che per questo parametro va tenuto in considerazione solo il titolare del mezzo. Tale procedura viene solitamente svolta quando un genitore acquista una vettura al proprio figlio in occasione di qualche evento come, ad esempio, il raggiungimento del diciottesimo anno di età o il conseguimento della laurea. In questo caso, il più delle volte, nel regalo il padre comprende anche l’assicurazione del veicolo e, di conseguenza, si occuperà lui stesso del pagamento della copertura. La polizza viene, quindi, firmata dal genitore, mentre l’attestato di rischio da tenere in considerazione per la quota dell’assicurazione sarà quello del figlio, in quanto risulta essere l’intestatario del veicolo. In tale ottica, gli automobilisti più scaltri effettuano una valutazione accurata prima di stabile quale persona deve ricoprire il ruolo del contraente e quale quella del proprietario, visto che in base alle scelte fatte può variare sensibilmente il costo dell’assicurazione. Infatti, il prezzo del premio da versare è legato sia all’età degli interessati sia al luogo di residenza, in quanto in base alla posizione geografica e agli anni di patente le compagnie decidono di attuare delle tariffe differenti. Chiaramente, questa tipologia di scelta è conveniente eseguirla solo tra i membri della stessa famiglia, dal momento che in altre occasioni è difficile essere responsabili della polizza di una vettura guidata da un'altra persona. In definitiva, si può affermare che il contraente dell’assicurazione non ha la facoltà di firmare una polizza con il proprio attestato di rischio se il veicolo non è di sua proprietà, visto che sul contratto deve essere riportato l’attestato del titolare del mezzo.
Quando è possibile cambiare il contraente dell’assicurazione?
Il cambio del contraente dell’assicurazione è una pratica più diffusa di quel che si pensa, in quanto tale procedura, oltre a essere abbastanza semplice da attuare, non comporta dei significativi problemi, anche se per eseguirla è necessario rispettare determinati parametri. Infatti, le compagnie permettono l’esecuzione di questa variazione solo se vengono soddisfatte due particolari condizioni. La prima prevede che il cambio del contraente venga fatto almeno dopo un anno dall’inizio del contratto assicurativo, o in ogni caso dal suo ultimo rinnovo. La seconda, invece, riguarda il profilo di rischio del proprietario dell’auto, in quanto al momento della specifica variazione non deve essere apportata alcuna modifica di questo parametro. Per effettuare l’operazione di interesse è sufficiente recarsi nell’ufficio della compagnia assicuratrice e procedere alla compilazione dei moduli inerenti al cambio di intestazione della polizza. La procedura, semplice e snella, richiede solo qualche giorno lavorativo per essere validata, dal momento che vanno eseguiti diversi controlli ed effettuate le varie mansioni riguardanti l’aspetto burocratico.
Come effettuare il cambio del contraente?
Come anticipato in precedenza, per eseguire la procedura inerente al cambio del contraente è necessario recuperare pochi documenti da consegnare al proprio assicuratore per svolgere l’intera pratica nel giro di qualche giorno. In particolare, quando si ha la volontà di passare la copertura assicurativa dalla vecchia automobile a una nuova bisogna essere in possesso del certificato di assicurazione con il relativo contrassegno, di un documento redatto secondo le normative di riferimento per dichiarare di non essere più il proprietario del precedente mezzo, della carta di circolazione della vettura su cui si ha la necessità di trasferire la polizza RC Auto. Se, invece, la volontà è quella di cambiare compagnia assicurativa per la copertura della nuova vettura bisogna prima chiudere il vecchio contratto, chiedendo il rimborso del premio non goduto. È bene specificare che in questo il risarcimento non comprende i costi relativi alle tasse. Nel caso in cui, il passaggio dell’assicurazione viene effettuato verso una persona appartenente al proprio nucleo familiare, ad esempio il figlio, si può sfruttare la Legge Bersani del 2007, che consente di far ereditare alla persona interessata la stessa classe di merito, con un costo del premio assicurativo leggermente più alto.
Su quale figura ricade la responsabilità di un sinistro?
Innanzitutto, in caso di incidente stradale, bisogna fare una distinzione tra due tipologie di responsabilità, ovvero quella penale e quella civile e amministrativa. La prima è totalmente a carico del conducente del veicolo, indipendentemente dalla figura che ricopre l’interessato, in quanto in caso di omicidio stradale la responsabilità ricade su colui che era alla guida, visto che è di fondamentale importanza nella vicenda capire quale sia la persona che ha commesso il presunto reato. Per quanto riguarda la responsabilità civile e amministrativa le figure in gioco sono principalmente due. In questo caso, si tratta, perlopiù, di incidenti di poco rilievo o del pagamento di qualche multa inerente a delle infrazioni stradali. Il conducente del mezzo ha il compito di rispondere all’eventuale infrazione effettuata o all’imprudenza che ha causato l’incidente di interesse. Se tale figura non svolge il suo ruolo il proprietario della vettura deve necessariamente pagare il danno procurato o versare la quota relativa alla multa ricevuta.
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